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Libro a stampa prodotto in serie con procedimenti manuali dalla metà del XV secolo, epoca d'invezione della stampa, ai primi decenni del XIX, periodo in cui scomparvero sia la carta fabbricata da stracci, sia i torchi a mano, che furono sostituiti da apparecchi meccanici. Dai catalogatori è stato fissato come termine ad quem il 1830. Negli ultimi decenni, grazie a una vasta campagna internazionale di digitalizzazione degli esemplari custoditi nelle grandi biblioteche di conservazione, la fruizione del libro antico, destinata in precedenza a studiosi e bibliofili, si è estesa a un pubblico di lettori sempre più vasto.

Riferimenti: Lorenzo Baldacchini, Il libro antico. Storia, diffusione e descrizione, Roma, Carocci, 2001.

Definizione tratta da: DIOZZI Ferruccio, Nuovo glossario di biblioteconomia e scienza dell’informazione